La dipendenza patologica si può definire come una condizione psicofisica che deriva dall’interazione fra l’organismo e una data sostanza o un determinato comportamento e porta al desiderio di assumere tale sostanza o attuare tale comportamento in modo continuo e ripetitivo per provarne gli effetti psicofisici e/o per evitarne la privazione.

I comportamenti di abuso di sostanze o comportamenti, fino alla dipendenza, sono in grande crescita. Solitamente, si presentano situazioni di poli-abuso che coinvolgono più sostanze o diversi comportamenti.
Le dipendenze comportamentali, dette anche New Addictions, sono state ufficialmente aggiunte all’elenco dei disturbi psicologici nel 2013 e vantano un ambulatorio dedicato presso l’Ospedale San Giovanni Battista a Torino. Le dipendenze comportamentali riguardano pulsioni assolutamente normali e fisiologiche per l’organismo (ad esempio il bisogno di cibo, sesso, aggregazione sociale) che raggiungono però un livello eccessivo, fino a rendersi pericolose. Sono considerate analoghe alle dipendenze da sostanze , con cui hanno in comune vari aspetti: il dominio totale sulla vita della persona dipendente, la preminenza sui suoi pensieri e l’influenza sul suo umore, che generano conflitti con persone e attività quotidiane significative; gli insuccessi nel tentare di controllare la dipendenza; il craving, ovvero il desiderio impellente per l’oggetto della dipendenza; la tolleranza, che fa sì che col tempo ci voglia sempre più sostanza o sempre più tempo dedicato al comportamento per ottenere effetti positivi; i sintomi da astinenza quando si evita l’oggetto della dipendenza; l’alto tasso di recidiva. Nonostante tutti questi aspetti negativi, la persona dipendente non riesce a evitare il continuo ricorso alla sostanza o al comportamento.

Le più comuni dipendenze da sostanze includono alcool, allucinogeni, cannabis, cocaina, eroina, farmaci e caffeina/energy drinks.

Le New Addictions, invece, includono il Gioco d’Azzardo Patologico, le dipendenze tecnologiche (Internet, videogiochi, social network, smartphone), lo shopping compulsivo, la dipendenza da sesso e quella da pornografia, la dipendenza da sesso, la dipendenza dal lavoro e la dipendenza da esercizio fisico.
Una menzione a parte, pur non essendo ufficialmente inclusa fra le New Addictions, merita la dipendenza affettiva. Si tratta di una situazione in cui comportamenti adattivi come l’innamoramento e l’amore (inteso anche nei confronti di un genitore, un figlio o un amico) si trasformano in comportamenti disadattivi e pericolosi perché i fisiologici aspetti di dipendenza iniziale si cristallizzano fino ad assumere il carattere di necessità assoluta. Questo impedisce ai membri della coppia di percepirsi e amarsi come individui separati.

La dipendenza affettiva ha tutte le caratteristiche già elencate per le altre dipendenze e, come nei casi analoghi di dipendenza da sostanze o da comportamenti, chi ne soffre solitamente ha una bassa autostima e si reputa poco degno di essere amato, con conseguente paura dell’abbandono.

Un passo importantissimo, nella Psicoterapia Sistemico-Relazionale delle dipendenze, è aiutare il cliente a comprendere quali siano i suoi desideri e i suoi sentimenti, perché possa iniziare a sviluppare un sé al di fuori della dipendenza e compiere scelte veramente autonome. A questo scopo, è utile ricostruire a fondo la storia familiare per inserire la dipendenza in un contesto di relazioni che, con lo sviluppo della relazione terapeutica, possa evolvere in una forma nuova e mostrare nuove vie di uscita.

È più facile appoggiarsi a un altro che stare in piedi da solo.
– Jack London –

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