Come esseri umani, siamo il prodotto dell’incontro fra una serie di indicazioni genetiche e una serie di eventi ambientali. Ci evolviamo ogni giorno attraverso lo scambio comunicativo con l’ambiente e con le altre persone: le nostre relazioni reali, virtuali, immaginate, costruiscono ciò che siamo e influenzano il modo in cui ci rapporteremo al mondo da quel punto in avanti.

La sessualità rappresenta molto bene questo incontro fra l’aspetto personale e soggettivo e quello relazionale e sociale: non esiste, infatti, una sessualità che possa essere totalmente slegata dall’Altro, reale o immaginario che sia. La dimensione sociale del sesso è importantissima nell’influenzare la descrizione che in ogni epoca si fa della sessualità e, a sua volta, ne viene influenzata. Eppure, storicamente, il sesso è diventato appannaggio quasi esclusivo della Sessuologia e delle teorie funzionaliste volte alla risoluzione “meccanica” del sintomo, mentre la Psicoterapia si occupava delle relazioni di coppia. Come se le due cose fossero separabili. Eppure, gli Psicoterapeuti si trovano sempre più spesso di fronte a individui o coppie per cui la sessualità non è più una fonte di piacere, ma un problema: il desiderio cala, l’incertezza incalza, le aspettative dell’altro assumono proporzioni mostruose, ci si concentra sul “come” più che sul “cosa” e sull’esito più che sui momenti trascorsi insieme. Tutto questo genera rimuginio e ansia, trasformando un atto piacevole in una tragedia annunciata. Durante la mia formazione a Torino, ho avuto modo di approfondire l’applicazione della Psicoterapia Sistemico-Relazionale al mondo della sessualità attraverso gli studi di Ulrich Clement e Teresa Arcelloni, che prendo come base per il mio lavoro.

Lo svincolo fra sessualità e generatività attraverso i metodi contraccettivi ha reso sempre più difficile contestualizzare il sesso, che si presenta oggi come un concetto del tutto destrutturato, un “calderone” che arriva a contenere tutto: dalla pornografia più spinta alla simbologia dell’amore più romantico.

Per questo, volutamente, scelgo di non adottare metodi di classificazione per quanto riguarda i disturbi della sfera sessuale. La sessualità, in quanto intrinsecamente condivisa con l’altro, consiste nell’incontro fra due sistemi differenti: per questo, non ne può esistere una definizione univoca. Spesso, in virtù di una sorta di “riguardo” verso il partner o verso norme interiorizzate, le differenze fra i due sistemi tendono ad edulcorarsi in una zona di “compromesso” che appiattisce il desiderio. In questi casi, la sfida della Psicoterapia è quella di aumentare la percezione di libertà delle persone, pur mantenendo la loro responsabilità nel porre dei limiti: l’accento non sarà quindi più sul potere-non potere, ma sul volere-non volere.
Non verrà imposta alcuna idea di sessualità “giusta”, ma ogni intervento verrà condiviso e sarete voi a scegliere se e quanto andare a fondo nello sviluppo della vostra persona e della vostra coppia.

Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo.
– Paulo Coelho –

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